Detrazioni fiscali 2019: come ottenere bonus mobili e ecobonus
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26 Aprile 2019
Detrazioni fiscali 2019 prorogate fino al 31 dicembre per chi pratica lavori di ristrutturazione sulla prima casa. Lo ha stabilito la Legge di Bilancio 2019, che si è concentrata soprattutto sulle misure per il risparmio energetico.
Nello specifico, si potrà beneficiare di uno sgravio Irpef del 50 per cento sia per la ristrutturazione dei singoli appartamenti che per quella delle parti comuni di palazzi. Ma non è tutto. Analizziamo le novità sugli sgravi fiscali per la ristrutturazione edilizia e scopriamo insieme come trarne vantaggio.
Detrazioni fiscali 2019 su mobili ed elettrodomestici: il bonus mobili
Il bonus mobili prevede una detrazione fiscale del 50 per cento per chi acquista mobili ed elettrodomestici di classe energetica superiore alla A+ nel 2019. Ma attenzione, per ottenere tale tipo di sgravio, bisognerà attenersi ad alcune regole.
In primis, i mobili (ed elettrodomestici) dovranno essere acquistati nel contesto di lavori di ammodernamento dell’immobile. Nel dettaglio, potranno accedere al bonus mobili coloro che avranno realizzato nello stesso anno opere di: manutenzione straordinaria, manutenzione ordinaria su parti comuni di un edificio, ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo.
In secondo luogo, le detrazioni fiscali per mobili ed elettrodomestici potranno essere richieste soltanto per una spesa inferiore o pari a 10mila euro.
Infine, il bonus sarà ottenibile unicamente per i pagamenti con bonifico, carta di debito o di credito. Tutti gli altri mezzi di pagamento non saranno considerati idonei.
Per richiedere il bonus mobili (con rimborso fiscale Irpef) si dovranno inserire le spese sostenute all’interno della dichiarazione dei redditi. Per l’acquisto di elettrodomestici, inoltre, sarà necessario trasmettere la comunicazione ENEA.
Ecobonus: che cos’è e come ottenerlo
Un altro degli incentivi pubblici prorogati fino alla fine del 2019 è il cosiddetto ecobonus. Il bonus di riqualificazione energetica, che sostiene le modalità produttive che hanno un basso impatto sull’ambiente, prevede uno sgravio fiscale che va dal 50 al 65 per cento.
Nello specifico, si potrà accedere alle detrazioni fiscali 2019 (relative all’ecobonus) del 65 per cento se si praticheranno lavori come l’istallazione di pannelli solari, la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione (almeno di classe A) e gli interventi di domotica relativi agli impianti di riscaldamento. Gli sgravi saranno del 50 per cento, invece, per l’acquisto di infissi e schermature solari.
Per richiedere l’ecobonus sarà necessario comunicare all’ENEA la somma pagata per gli interventi sopra menzionati entro i novanta giorni dalla fine dei lavori. Inoltre, allo stesso ente pubblico di ricerca dovranno essere trasmessi:
- I dati anagrafici del beneficiario;
- La tipologia di intervento effettuato;
- Le specifiche dell’immobile in cui sono stati svolti i lavori di riqualificazione energetica.
Anche nel caso dell’ecobonus, così come per il bonus mobili, ci sono delle regole di pagamento da rispettare. Tali specifiche variano a seconda della tipologia di contribuente che richiede la detrazione. Mentre per i titolari d’impresa non c’è l’obbligo di pagare attraverso bonifico, per coloro che non sono in possesso di un reddito d’impresa la questione è diversa. In quest’ultimo caso, infatti, l’Agenzia delle Entrate richiede che il pagamento sia effettuato esclusivamente attraverso bonifico bancario o postale.
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